Dalla complessità e frammentarietà sociale in atto emerge un nuovo bisogno di sacro, una domanda inedita di religiosità e di trascendenza.
Questa domanda di senso religioso generalmente nasce da esperienze che hanno vanificato o negato, in modo diverso, la naturale dimensione trascendente dell'uomo. La scomparsa dei grandi miti collettivi, delle ideologie forti, delle grandi certezze massimalistiche e totalitarie, ha reso l'uomo in qualche modo denudato del suo stesso spirito prometeico e incapace di uscire dal succedaneo stato di smarrimento. In tale condizione si cercano nuove mete, si indaga su altri mondi, si guarda lontano e in alto riscoprendo, quasi impercettibilmente, il senso religioso, particolarmente sentito come risposta ai tanti perché della propria esistenza.
Non è importante sapere qui da quali ambienti si levino le domande di senso, ma decisivo è sapere che esse interpretano sempre un profondo bisogno di trascendente, di autenticamente altro.
Perciò diventa attitudine sapiente saper cogliere questo bisogno di sacro e indirizzarlo correttamente in un’intensa esperienza religiosa qual è il pellegrinaggio, dal momento che in essa spesso si invera e si concretizza.